L’orto botanico “Carmela Cortini” con i bambini – Camerino

A spasso con i bambini nell’Orto Botanico “Camela Cortini” di Camerino

Per chi ama la natura e tutto ciò che è verde, Camerino, città universitaria nella provincia di Macerata, ospita anche un meraviglioso Orto botanico. Nonostante il sisma 2016, infatti, abbia danneggiato il centro storico della città di Camerino, questo bellissimo orto non ha mai chiuso. L’orto botanico con l’albero più alto delle Marche è stato istituito nel 1828 dal prof. Ottaviani, docente di Botanica alla facoltà di Medicina. Nel 2008 è stato intitolato alla Prof. Carmela Cortini, docente dell’Università di Camerino.

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Cosa è un orto botanico?

Un orto botanico racchiude in un grande giardino moltissime varietà di piante e fiori. Nonostante le piccole dimensioni, l’orto di Camerino presenta  una cospicua varietà di ambienti con più di 1000 specie disposte su terrazze.

L’albero più alto della regione Marche

Nel 2012 è stato insignito del titolo di Formazione Vegetale Monumentale per via della presenza di alberi secolari che risalgono alla sua fondazione, come ad esempio il Ginkgo Biloba alto 38 m, il più alto della Regione Marche, oppure il Tasso, chiamato anche l’albero della morte per via della tossicità dei semi, nonostante abbiano una parte commestibile.

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Le piante officinali

L’orto vanta anche un settore di piante officinali, spontanee, ornamentali. Tra queste protagoniste sono una serie di piante tintorie che permettono l’estrazione dei pigmenti, usati come colori per le attività didattiche.

Cosa c’entra una serie TV con l’orto botanico?

Per gli appassionati di serie TV: l’Orto conserva anche un  maestoso esemplare di Glicine il cui nome scientifico, Wisteria Sinensis, è stato scelto dagli autori della famosa serie TV, “Desperate Housewives” per l’assonanza con la parola inglese “Mistery”. Il Glicine infatti ha caretterizzato le case del quartiere immaginario di Wisteria Lane.

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Il glicine “Wisteria Sinensis”

www.polomuseale.unicam.it

Testo e foto a cura di ©Irene Mancini e ©Silvia Concetti