Trekking facile e fiorito per i bambini da Altino di Montemonaco nelle Marche

Altino di Montemonaco è un graziosissimo e piccolo borgo di poche case vicino al più conosciuto paese di Montemonaco.

Da qui partono molti sentieri facilmente praticabili anche con i bambini. Noi abbiamo percorso il sentiero che porta fino alla chiesa di Santa Maria in Pantano, purtroppo molto danneggiata dal terremoto.

Inizio del percorso da Altino di Montemonaco verso Santa Maria in Pantano

Come arrivare

Si arriva ad Altino di Montemonaco percorrendo una strada comoda che diventa “bianca” nell’ultimo chilometro. Parcheggiate l’auto lungo la strada e incamminatevi verso il borgo: arriverete nei pressi del Rifugio Altino, ricostruito dopo il terremoto in uno spazio sicuro e molto grande. Da qui seguendo le frecce dei sentieri proposti scegliete quello che conduce appunto a Santa Maria in Pantano.

Il sentiero

Il sentiero

Il sentiero che da Altino di Montemonaco porta alla chiesa di Santa Maria in Pantano è ombreggiato per la maggior parte del percorso. Nel mese di maggio, quando ci siamo stati noi, è stata tutta una esplosione di colori e di orchidee spontanee, caratteristiche di questi luoghi. Si tratta di un percorso comodo, con poco dislivello, da percorrere però con scarpe comode preferibilmente da trekking.

Lunghezza del Percorso: circa 9 km (andata e ritorno)

Tempo di percorrenza: camminatori esperti fanno questo sentiero in 1 ora e 30 minuti all’andata e 1 ora e 15 al ritorno. Noi abbiamo fatto molte soste e dopo un’ora eravamo ancora a metà percorso, per cui considerate almeno due ore per l’andata e circa un’ora e 30 per il ritorno.

Altitudine: da mt. 1045 a 1.160 s.l.m. (+ 200 / – 75 m)

Una sosta lungo il sentiero

Età consigliata dei bambini

Noi abbiamo percorso agevolmente il sentiero con Tommaso di quasi 5 anni e Matilde di quasi 10 anni: Tommaso si è comportato molto bene ed ha camminato esplorando ogni fiore e ogni radice del percorso. Dopo circa un’ora ha iniziato ad accusare la fatica e avendo ancora un’ora per tornare indietro abbiamo preferito non raggiungere l’altopiano. Non abbiamo voluto stancarlo troppo per prepararlo alla prossima uscita!

Dactylorhiza maculata

Cosa portare in montagna

Non dimenticate un piccolo kit del pronto soccorso: sbucciature e contusioni possono sempre verificarsi ed è meglio essere attrezzati.

Caricate il cellulare e portate magari una batteria ausiliaria con i numeri di emergenza. Possono essere anche utili una torcia (se torniamo troppo tardi e rischiamo di scendere con il buio, una corda (per stendere gli abiti o in caso di emergenza).

Portate un coltellino svizzero, tanta acqua, cibi energetici e facilmente digeribili (come miele, cioccolato, frutta, pane, succhi di frutta).

Sono sempre preferibili le scarpe da trekking e un buon paio di occhiali da sole, portate con voi anche una crema solare con protezione totale.

Un cambio completo;

Una giacca leggera impermeabile per i temporali improvvisi e un sacchetto per riporre la spazzatura. Quest’ultimo punto è molto importante: se vogliamo che la montagna sia bella anche per altri visitatori e se vogliamo rispettarla portiamo sempre via tutti i nostri rifiuti.

Buona scoperta!