Al museo del Biroccio di Filottrano con i bambini

Venite con noi alla scoperta del “biroccio”, il carretto marchigiano, nel museo di Filottrano.

A Filottrano si respira l’aria di un paese in cui tutti si conoscono, ci si arrampica su per le vie incrociando pezzi di storia e palazzi nobiliari, molti di più di quanto ci si potrebbe aspettare.

Filottrano vista da Ca' Vecchia Beerstrot

Filottrano vista da Ca’ Vecchia Beerstrot

Come arrivare al Museo del Biroccio

Salendo dalla piazza del comune verso palazzo Beltrami, troverete il Museo del Biroccio al piano terra, si tratta di alcune stanze allestite in modo molto grazioso e ben tenuto dall’associazione “Quelli dell’ara”.

La raccolta si deve a Glauco Luchetti, che negli anni ha voluto raccogliere quanti più esempi di biroccio marchigiano, cioè il carretto da lavoro, che poteva essere usato per moltissime funzioni di trasporto.

Il biroccio veniva anche utilizzato per accompagnare le partorienti! (avendo avuto due figli, non riesco ad immaginare cosa poteva essere salire sul carretto con le doglie!)

Perché si chiama biroccio?

Il termine biroccio potrebbe derivare da birotum, cioè “due ruote”, proprio ad indicare il calesse usato per il trasporto.

La particolarità di questi birocci sono le bellissime e coloratissime decorazioni, che caratterizzavano anche l’area in cui venivano realizzati.

Il museo è diviso per province: Ancona, Macerata, Pesaro e Ascoli Piceno. Il carro veniva trainato da una coppia di buoi, veniva realizzato per la famiglia che sceglieva le decorazioni e non veniva mai prestato, si trattava di un mezzo troppo prezioso!

Di questi birocci ci ha colpito, come ci ha fatto notare Silvano la nostra guida, la ricorrenza di temi specifici, un santo dipinto sulla parte frontale e una donna nella parte posteriore (quasi l’amore sacro e l’amor profano di Fabrizio De Andrè), tante, tantissime rose e ritratti.

Vivere in una casa di campagna nelle Marche

Anche le stanze stesse del museo fanno inoltre parte della visita perché in una in particolare, si può ancora vedere come cucinavano nelle case marchigiane, con il camino vicino ai fornelli alimentati con la brace.

In occasione della nostra visita ci hanno anche accolto con la musica del saltarello nei tipici costumi marchigiani! A presto Filottrano!

Il museo è APERTO OGNI PRIMA DOMENICA DEL MESE.

Per info e prenotazioni 347  9127011

quellidellara@libero.it

www.facebook.com/quellidellara