Recanati, la città di Giacomo Leopardi e Beniamino Gigli, di torri e palazzi che spuntano dalle vie e ti colpiscono ad ogni giro d’angolo. Farsi una passeggiata qui con i bambini è davvero piacevole, tanti sono i dettagli che si possono far notare ai piccoli, le decorazioni, i piccoli scorci o le tante chiese … solo, forse un po’ troppe macchine accedono al centro storico, per cui bisogna stare attenti con i più piccoli.
La città deve la sua fama soprattutto a Giacomo Leopardi nato qui nel 1798, ma moltissimi personaggi sono legati a questi luoghi e tante sono le storie da raccontare. La visita inizia da piazza Leopardi, con la torre detta del borgo, vicina la chiesa di San Domenico, con al suo interno l’unico affresco conosciuto realizzato da Lorenzo Lotto (che nacque a Venezia ma morì a Loreto, pittore del ‘500). Segnatevi questo nome perché lo incontrerete spesso nei musei di questa città.
Tra le viuzze si esplora il borgo e si arriva nella piazzetta del “Sabato del villaggio” ed eccola lì, la casa dove visse Giacomo Leopardi, con le finestre da cui giovane appassionato esplorava il piccolo mondo intorno a lui. Prenotando l’ingresso è possibile visitare la casa e la famosa biblioteca di circa 20.000 volumi, ma cosa ci ha colpito di più? I tavolini da scuola su cui Giacomo e la sorella avevano studiato guidati dal padre Monaldo e l’armadio chiuso a chiave in cui sono collocati i “libri proibiti”, quei volumi considerati illeggibili dalla Chiesa ma comunque acquistati dal papà di Giacomo e messi a disposizione dei suoi figli. Monaldo diceva di suo figlio Giacomo: “Delli 12.000 volumi, circa, che ho nella mia libreria, non credo siavene uno solo a lui sconosciuto…”
Tra le tante curiosità su Giacomo, ci ha fatto tanto ridere la lettera scritta quando aveva 12 anni, fingendosi la befana, alla marchesa Roberti, che forse non gli era molto simpatica! “Carissima signora, giacché mi trovo in viaggio volevo fare una visita a voi e a tutti li signori ragazzi della vostra conversazione, ma la neve mi ha rotto le tappe e non mi posso trattenere. Ho pensato dunque di fermarmi un momento e fare la piscia nel vostro portone, e poi tirare avanti il mio viaggio…” La lettera prosegue e probabilmente fu sequestrata prima di arrivare alla malcapitata!
Questa e altre curiosità si possono trovare in un libro “La piscia della befana, vita di Giacomo Leopardi bambino“, scritto da Nicola Cinquetti, che molto si discosta, nel racconto, dall’immagine del bimbo gracile e malcontento che siamo abituati a conoscere a scuola! Se avete bimbi grandicelli, ve lo consiglio!
La visita guidata prevede un percorso obbligato all’interno delle sale quindi tenete per mano i piccoli che scapperebbero aggirando le corde e consiglio di portare i piccolissimi nel marsupio. Informatevi bene sugli orari di ingresso che sono scanditi lungo la giornata.
Ulteriori info le trovate qui www.giacomoleopardi.it
Poco lontano andiamo alla ricerca delle famosa “Torre antica” della poesia “Il passero solitario” ed un divertente cartello, posto sulla torre dell’acquedotto, ci avvisa che non siamo nel posto giusto, ma dobbiamo guardare nel complesso conventuale di Sant’Agostino: trovata! Eccola lassù, che svetta e controlla i dintorni fino al mare.
Ed ora? Perché non un bel giro ai musei? A Recanati siamo stati nei Musei Civici di Villa Colloredo Mels, dove ci attendevano le coloratissime opere di Lorenzo Lotto, piene di particolari divertenti, narrabili ad un bambino con un po’ di pazienza e fantasia.
Al piano terra troverete anche il nuovissimo Museo dell’Emigrazione marchigiana, un museo interattivo evocativo e coinvolgente che narra, grazie all’aiuto di alcune tecnologie, la storia dei migranti marchigiani.
Annunciazione, Lorenzo Lotto, particolare
Termina qui il nostro primo racconto su questo bellissimo borgo, ma ci sono ancora tante cose che vogliamo esplorare!
Potete trovarli nel dettaglio qui: Recanati città dell’infinito
A presto a Recanati! A presto con Beniamino Gigli!