Campofilone è un paesino di pochissimi abitanti in provincia di Fermo, poco lontano dal mare con una vista unica sui monti Sibillini e le signore che dal balcone controllano i “forestieri” in visita.
Famoso per i suoi maccheroncini IGP (Indicazione Geografica Protetta, prima pasta all’uovo ad ottenerne la certificazione), Campofilone è nato, come molti altri borghi nelle Marche, nei pressi di un’abbazia, precisamente quella benedettina di San Bartolomeo.
Di storia antichissima, probabilmente affonda le radici nel piceno, nella Toponomastica Marchigiana il nome potrebbe risalire “Campus Fullonus” a un possesso o uno stabilimento di tintori o lavandai (VII sec. a.C). In epoca repubblicana (III sec. a.C.) bisognava passare da Campofilone per andare alla colonia di Fermo dal vicino importante santuario della Dea Cupra a Cupra Marittima.
Oggi una breve passeggiata permette di attraversare il paese per raggiungere le mura medievali ancora in parte intatte che si aprono sulla catena montuosa dei Sibillini. Da qui, quando la giornata è limpida e per la posizione che ha il paese, si può vedere la Maiella quasi in mezzo al mare.
Qui ogni giovane ragazza ha dovuto imparare fin da piccola l’arte dei maccheroncini, perché, se stendendo la sfoglia non si otteneva tonda e senza buchi non ci si poteva sposare e qui, sette aziende producono questa famosa pasta rispettando regole severissime. Se pensate di fare un salto qui, chiamate e chiedete di poter vedere come si preparano i maccheroncini, i vostri bambini assisteranno ad una specie di danza delle mani che impasteranno, taglieranno e stenderanno questa sottilissima pasta e ne rimarranno rapiti.
La sagra dei maccheroncini, che si svolge ogni anno nel mese di Agosto, nata nel 1964 è arrivata alla sua 50ma edizione.
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Ci devo assolutamente andare!
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